Museo del Bargello a Firenze. Storia, opere e info utili

Il Museo del Bargello: come e perché visitarlo

Museo del Bargello storia e opere

Museo del Bargello storia e opereIl Museo del Bargello di Firenze è il museo della scultura per eccellenza, tanto che a Firenze si dice che gli Uffizi stanno alla pittura come il Museo del Bargello sta alla scultura. Situato nel centro storico della città, il Museo è uno dei tanti luoghi fiorentini che riportano indietro nel tempo.

Ma qual’è la storia del Museo del Bargello? Quali opere vi si possono ammirare? E dove acquistare i biglietti?

La storia del Museo del Bargello

La storia di quello che oggi è il Museo del Bargello inizia con la nascita della figura del Capitano del Popolo. Siamo in epoca medievale, il ceto medio comincia ad emergere e sente quindi la necessità di avere una figura che lo rappresenti. Viene quindi istituita la figura del Capitano del Popolo, altrimenti detto bargello. Così, a partire dal 1255, si comincia a costruire un palazzo per questa nuova figura: nasce il Palazzo del Bargello.

Nel corso dei secoli il palazzo subisce numerose modifiche e ospita diverse figure politiche. Con Cosimo I dei Medici diventa la sede del Consiglio di Giustizia e dei Giudici di Ruota. Questi si occupavano dei brutti ceffi della città e procedevano ad arresti e sentenza capitali. Si vede che ai brutti ceffi piaceva essere condannati nel Palazzo del Bargello, perché l’edificio fu poi adibito a carcere, e tale rimase fino al XIX secolo.

Quando il carcere fu trasferito alle Murate, consci della bellezza del Palazzo del Bargello, si cominciarono i lavori di ristrutturazione. L’edificio era infatti stato modificato per far posto alle celle dei detenuti e aveva perso le sue belle sale spaziose.

Nel 1865 nasce il Museo Nazionale del Bargello, primo museo nazionale dopo l’unità d’Italia. Al museo confluirono le statue del Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio, statue della Galleria degli Uffizi e altre opere provenienti da collezioni private.

Le opere del Museo del Bargello

Entrando al Museo del Bargello ci si trova in un bellissimo cortile porticato. Già solo il cortile lascia a bocca aperta. L’incontro tra la struttura medievale dell’edificio e le statue rinascimentali poste sotto i portici, crea un insieme delizioso.

Niccolò Ammannati, Fontana del Granduca, Sala Grande, Museo del Bargelo
Niccolò Ammannati, Fontana del Granduca, Museo del Bargelo

All’interno si trovano varie sale e i maestri che vi troviamo sono di grande calibro: Michelangelo, Donatello, Cellini, Sansovino, Giambologna.

Ecco le sale principali:

  • Sala di Donatello e della Scultura del Quattrocento
  • Sala del Verrocchio e della Scultura del secondo Quattrocento
  • Sala di Michelangelo e della Scultura del Cinquecento
  • Sala di Andrea della Robbia
  • Il Verone. La sala è aperta sul cortile interno e fu murata nel corso della trasformazione dell’edificio in carcere. Oggi ospita, tra le altre, alcune bellissime opere del Giambologna.
  • Cappella di Maria Maddalena e Sagrestia. In epoca medievale, la Cappella accoglieva i condannati a morte in attesa di essere giustiziati. Gli affreschi originali sono purtroppo andati perduti ma, a metà ‘800, venne riscoperto il volto di Dante sulla parete di fondo. Anche il Vasari aveva parlato di questo dipinto da poco riportato alla luce. Lui lo aveva attributo a Giotto ma i contemporanei sono più propensi a pensare che sia stato realizzato dalla sua bottega.

Le opere del Museo del Bargello sono ancora più suggestive inserite nel contesto di questo bellissimo palazzo medievale.

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