BIGLIETTO CUMULATIVO - Il biglietto consente l'ingresso ai seguenti musei: Museo degli Argenti presso Palazzo Pitti, Museo delle Porcellane presso Palazzo Pitti, Galleria del Costume presso Palazzo Pitti, Giardino di Boboli presso Palazzo Pitti, Giardino Bardini.
Museo degli Argenti
La passione dei Medici per gli oggetti preziosi si manifestava nelle straordinarie collezioni di corte, oggi esposte al Museo degli Argenti.
Gioielli, cammei, piccoli soprammobili decorati con perle e pietre preziose venivano conservati in preziosi stipi di ebano e pietre dure. Il gusto dei Granduchi si sbizzarriva anche nella commissione di lussuosi oggetti in pietre dure o cristallo di rocca, ambra o avorio, come vasi, coppe e fontane da tavola, senza dimenticare i preziosi reliquiari in stile barocco.
Giardino di Boboli
Il giardino di Boboli è la più vasta area verde all’interno delle mura di Firenze. Furono i Medici che, dopo l’acquisto del palazzo Pitti nel 1549, iniziarono a sistemare a giardino la collina retrostante il palazzo e le terre adiacenti, dove i Pitti avevano vigne. Secondo il gusto del Rinascimento, il giardino all’italiana organizza in schemi geometrici e regolari lo spazio naturale e combina alberi, prati e siepi con statue, fontane, grotte artificiali, creando così un perfetto connubio fra natura ed arte.
Galleria del Costume
Le sale del quartiere della Meridiana, residenza degli ultimi granduchi di Toscana, ospitano la collezione di abiti storici, dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri. Nata da un primo nucleo conservato a Palazzo Pitti, la raccolta è cresciuta negli anni, grazie a importanti acquisti e donazioni. Partendo dai costumi settecenteschi attraverso gli abiti è illustrata la storia della moda nell’Ottocento fino ai giorni nostri, rappresentati a capi di noti designers, quali Elsa Schiaparelli, Gianfranco Ferrè, Emilio Pucci, Roberto Cavalli. Qui sono esposti anche gli abiti di Cosimo I de’ Medici, della moglie Eleonora di Toledo e di uno dei loro figli, don Garcia. Questi abiti furono tolti dalle tombe medicee e restaurati a cura della Galleria e rappresentano rarissimi esempi di originali abiti cinquecenteschi.
Museo delle Porcellane
Alla sommità della collina di Boboli, la graziosa palazzina settecentesca detta ‘Casino del Cavaliere’ è la sede del Museo delle Porcellane. Nelle tre sale sono esposti, divisi per luogo di produzione, i serviti da tavola e gli oggetti appartenuti ai Medici, ai Lorena e ai re d’Italia, fabbricati in questo prezioso materiale, il cui segreto è stato durante i secoli gelosamente custodito dai cinesi. Dopo la scoperta dell’ “arcano” a Meissen agli inizi del Settecento, dalla fabbrica tedesca, dove compravano anche i Medici, il segreto è trapelato in tutta Europa. Nel corso del secolo sono nate le altre manifatture qui documentate: la fabbrica di Vienna, che produceva pezzi preferiti dai granduchi di Lorena per le occasioni, quella di Sèvres e quella di Ginori, utilizzata dalla corte per uso quotidiano.
Giardino Bardini
Il giardino, annesso alla villa dove abitava il celebre antiquario fiorentino Stefano Bardini, è stato oggetto di un recente restauro che lo ha riportato alla sua bellezza originale e ne ha recuperato la varietà di aspetti. Combina infatti una zona piantata a giardino all’inglese con le partiture geometriche all’italiana lungo il declivio della collina, segnato da una monumentale scalinata settecentesca e coronato dalla bellissima terrazza, creata da Bardini: con grande gusto l’antiquario aggiunse ad architetture preesistenti colonne, rilievi ed altri ornamenti dalle sue collezioni. Qui i clienti che visitavano la collezione di statue esposta nel giardino, potevano ammirare lo spettacolare panorama di Firenze che si gode da questo punto della collina.